Light leaks from a black moon – an orphic journey | Antologia Notturna

KörpermeetsAnghiariDanceHub

SpazioKörper・sabato 11 maggio ore 18

 

Light leaks from a black moon – an orphic journey 

ph. Luca Del Pia

coreografia e regia Pierandrea Rosato
interpreti Elisa Spina, Emanuel Viana Santos, Pierandrea Rosato
disegno luci Andrea Gagliotta
produzione Anghiari Dance Hub e Sosta Palmizi

light leaks from a black moon: an orphic journey

É il viaggio dentro un teatro, arsenale di apparizioni, luogo di incubi e sogni. Il tentativo di registrare le alterazioni del reale è l’azione strutturante che si sviluppa per mano di un osservatore intrusivo. Egli interferisce con il luogo, osservando la manifestazione di due entità notturne che si presentano in uno stato di fratellanza comune: come fossero ologrammi di sublimazioni emozionali, esse cercano una possibilità di dissipazione. La loro contiguità fisica avviene per sovrapposizione, per scontro delle scene di cui sono l’emblema, mai per contatto. Un mondo inconscio che appare in un contesto di allerta e
intimità, evocato da una curiosità umana e tecnica.

light leaks from a black moon: an orphic journey è un tentativo di scoprirsi, uno scioglimento di situazioni dalla temporalità complessa e ingarbugliata. L’inconscio e la strutturazione del sogno vengono messe a paragone, nel tentativo di una sovrapposizione positiva, con il Teatro e il suo creare scene di realtà fittizia.

Antologia Notturna

ph. Luca Del Pia

concept e regia Massimo Monticelli
coreografia Massimo Monticelli con la collaborazione di Noemi Piva
danza, testi Massimo Monticelli e Noemi Piva
consulenza musicale Marco Pedrazzi
disegno luci Maria Virzì
produzione Anghiari Dance Hub e TIR danza

PARTNERS E SUPPORTO
Rete Anticorpi Emilia-Romagna
Inteatro Residenze

RICONOSCIMENTI
Progetto sostenuto da supportER, azione per coreografi emergenti promosso dalla Rete Anticorpi Emilia-Romagna.
Progetto selezionato per Anghiari Dance Hub 2023

Antologia notturna è una raccolta di componimenti, rielaborati da alcune fra le tante poesie scritte dai due performer come pratica quotidiana nel corso del processo di ricerca. La scena, animata da due corpi, un microfono e una loop station, si apre su paesaggi frammentati, lasciando emergere composizioni ‘coreopoetiche’, segni linguistici, rinvii sintattici e talvolta conversazioni ai limiti dell’assurdo.

L’incontro fra danza e poesia si manifesta attraverso una struttura scandita dalle fasi della luna. La poesia di Antologia notturna è un pre-testo senza alcun fine letterario: ogni componimento viene messo in scena trasfigurato, spezzato, ribaltato, ricomposto in rapporto al suo ritmo, al suo contenuto o al suo colore.
Il lavoro incessante sullo iato che separa significato e significante scrive così un’antologia ibrida ed erratica.
Parola, suono e movimento possono trovare, in questo spazio vuoto, un fulcro di generazione poetica e poietica, rinnovata ogni volta nell’atto di voltare pagina.