Giovanfrancesco Giannini
Coreografo e danzatore

Giovanfrancesco Giannini è coreografo e danzatore residente in Italia. Si diploma come danzatore alla Scuola Civica di Milano Paolo Grassi nel 2015. Attualmente lavora come interprete per diversi artisti tra i quali: Alessandro Sciarroni, con lo spettacolo “Save the last dance for me” andato in scena con oltre duecento repliche in tutta Europa e nel mondo, Francesca Foscarini con il progetto “Museo dell’altrove” (Progetto
promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), Adelaide Cioni in “5 geometric songs” una produzione di Fondazione Furla e Ariella Vidach con la compagnia Aiep in diverse produzioni.
Ha danzato per numerosi coreografi e registi tra i quali: Sang Jijia, Dimitris Papaioannou, Luca Veggetti, Mathilde Rosier, Dominique Dupuy e Ismael Ivo.
Dal 2019 è impegnato nel portare avanti la sua ricerca artistica ed un suo linguaggio personale come artista attivo nell’ambito della coreografia e delle performing arts. I suoi lavori sono stati presentati in festival nazionali e
internazionali, tra i quali: Santarcangelo Festival, FOG Triennale Milano Performing Arts, Fabbrica Europa, CCDC Festival Hong Kong, SCENA Sesc San Paolo, Secret Florence, Autunno Danza, Primavera dei Teatri, BIG Bari International performing Festival, Korperfomer, Lecite Visioni - Teatro dei Filodrammatici.
Nel 2019 è tra i vincitori del bando Crossing The Sea - Marche Teatro con il progetto “Memories” (2019) e nel 2020 è tra gli artisti italiani selezionati per CRISOL – creative processes, Boarding PassPlus.
Nel 2019 è assistente alle coreografie per Alessandro Sciarroni alla Biennale di Venezia per Biennale college danza. Il suo primo lavoro “CLOUD” (2022) è stato selezionato per Dna Appunti Coreogarafici (RomaEuropa), Nid platform – open studios 2021 e Tanzmesse – open studios 2022.
Nel 2023/24 è tra gli artisti supportati da R.O.M – Residencies On the Move - Creative Europe con il progetto “Vanitas” (2024). Dal 2021 le sue produzioni sono sostenute da Körper - Centro Nazionale di Produzione della Danza. La sua pratica artistica riflette in particolare sul tema della politica delle immagini in relazione alla coreografia e alle performing arts. La coreografia nella sua ricerca è intesa come costruzione dinamica di diversi elementi che compongono lo spazio di azione, in una relazione continua e dialogante tra il segno del corpo, l'immagine e lo sguardo. I suoi studi e le sue ispirazioni spaziano dalle arti visive, al cinema, alla politica. Attraverso l’arte e la danza cerca strumenti per cercare di leggere il presente e aprire nuovi spazi di condivisione ed espressione.