Samia

“Samia” comincia da una storia vera, quella di Samia Yusuf Omar, la giovane atleta somala morta nelle acque di Lampedusa mentre cercava di raggiungere l’Europa per qualificarsi alle Olimpiadi, raccontata da Giuseppe Catozzella in “Non dirmi che hai paura”.
È la storia vera di una vita spezzata a dare inizio alla mia ricerca, che oggi si consegna al pubblico in sei corpi, tutti diversi, perché nel nostro presente, nonostante lottiamo per questo, non siamo ancora tutti uguali. Eppure tutti, ancora, desideriamo. Corriamo. 

Con questo lavoro non posso riscrivere una vita che non ho vissuto, ma posso contribuire a ricordare Samia Yusuf Omar e chi, come lei, lotta ogni giorno per la propria corsa, non solo come una vittima. Bensì come persone che s’impegnano a scegliere chi vogliono diventare. In sala ho lavorato con le danzatrici riflettendo sui nostri desideri e sui limiti che il mondo ci pone per forzare i confini dentro e fuori dal corpo e provare a inseguire la libertà che dà l’autodeterminazione. Una conquista che, nonostante il privilegio di poter guardare il mare, resta ancora un sogno, ancora un’utopia. 

Il lavoro è liberamente ispirato al libro
“Non dirmi che hai paura” di Giuseppe Catozzella. 

Coreografia Bolognino Adriano

Danzatrici Rosaria Di Maro, Gaia Mentoglio/Laura Miotti, Serena Pomer, Roberta Fanzini, Noemi Caricchia, Ines Giorgiutti

Costumi Rosaria Di Maro con lavori di Andrea Bolognino

Musica musiche originali di Vito Pizzo
*eccetto traccia finale: A Winged Victory for the Sullen – Adios, Florida

Luci Gianluca Sacco

Centro Nazionale di Produzione della Danza – Körper (IT) // Rum för Dans // Orsolina28 (IT)

con il supporto di MiC – Ministero della Cultura (IT) // Regione Campania // IIC Colonia // Staatstheater Darmstadt – Hessisches Staatsballett // NID Platform (IT)

progetto selezionato nella sezione programmazione della NID Platform 2024